Era una città senza nome, ma con un numero ed inverni gelidi, costruita intorno ad un bunker in cui da sempre lavorava Pyotr ” Pyo ” Stanislavskij. Da sempre il suo lavoro consisteva – nel caso si fosse accesa una luce rossa – nel girare una chiavetta in sincrono col suo ” specchio ” ovvero un collega che nel tempo era cambiato diverse volte perchè nessuno può fare un lavoro del genere a lungo, a parte Pyo. Da qualche tempo il suo specchio era Stanislao ” Lao ” Petroskij. Lao era come Pyo se Pyo fosse nato sul Monte Olimpo ed il Monte Olimpo fosse una spa in cui rilassarsi dall’alba al crepuscolo. Non che esistesse una Monte Olimpo Spa nei pressi della città numerata. Pyo invidiava Lao, ma prese ad odiarlo di un odio senza nome e numero quando Lao iniziò a frequentare la collega Lukretia di cui Pyo era segretamente innamorato da sempre. Lao e Kretia nel cineforum. Kretia e Lao allo spaccio. Grr.
Era poco dopo il crepuscolo quando si accese la luce rossa. Mai successo prima. Lao disse che era arrivato il momento di girare la chiavetta. Pyo sorrise cattivo e disse no. Lao era sbalordito e obiettò che la luce era rossa. Pyo sorrise cattivo e mangiò la sua chiavetta.
I due funzionari sembravano gemelli anche se erano nati in due città diverse quando ancora queste avevano un nome ed alle spalle gli altri funzionari li chiamavano Tip & Tap. Tip disse che era stata davvero una buona idea infiltrare nome in codice Lao nel bunker per studiare la fallibilità dell’elemento umano in un sistema altrimenti perfetto. Tap sorrise cattivo annuendo ed in cuor suo si chiese se da qualche parte, dove i nomi erano al posti dei numeri, qualcuno avrebbe mai raccontato quella bislacca storia d’amore.
Era una città senza nome, ma con un numero ed inverni gelidi, costruita intorno ad un bunker in cui da sempre lavorava Pyotr ” Pyo ” Stanislavskij. Da sempre il suo lavoro consisteva – nel caso si fosse accesa una luce rossa – nel girare una chiavetta in sincrono col suo ” specchio ” ovvero un collega che nel tempo era cambiato diverse volte perchè nessuno può fare un lavoro del genere a lungo, a parte Pyo. Da qualche tempo il suo specchio era Stanislao ” Lao ” Petroskij. Lao era come Pyo se Pyo fosse nato sul Monte Olimpo ed il Monte Olimpo fosse una spa in cui rilassarsi dall’alba al crepuscolo. Non che esistesse una Monte Olimpo Spa nei pressi della città numerata. Pyo invidiava Lao, ma prese ad odiarlo di un odio senza nome e numero quando Lao iniziò a frequentare la collega Lukretia di cui Pyo era segretamente innamorato da sempre. Lao e Kretia nel cineforum. Kretia e Lao allo spaccio. Grr.
Era poco dopo il crepuscolo quando si accese la luce rossa. Mai successo prima. Lao disse che era arrivato il momento di girare la chiavetta. Pyo sorrise cattivo e disse no. Lao era sbalordito e obiettò che la luce era rossa. Pyo sorrise cattivo e mangiò la sua chiavetta.
I due funzionari sembravano gemelli anche se erano nati in due città diverse quando ancora queste avevano un nome ed alle spalle gli altri funzionari li chiamavano Tip & Tap. Tip disse che era stata davvero una buona idea infiltrare nome in codice Lao nel bunker per studiare la fallibilità dell’elemento umano in un sistema altrimenti perfetto. Tap sorrise cattivo annuendo ed in cuor suo si chiese se da qualche parte, dove i nomi erano al posti dei numeri, qualcuno avrebbe mai raccontato quella bislacca storia d’amore.
😀
Sigh 🙁 ! Ne so qualcosa…
🙂