Nel sogno è il super-eroe Mantrak che litiga con il suo costume davanti allo specchio dopo il crepuscolo. Mai più simbionti senzienti alieni si dice, ma in cuor suo sa che è ora di smettere di festeggiare la sconfitta del Male, notte dopo notte, con un vassoio di cornetti all’alba quando apre il panettiere vicino al suo home.
Ziko Birillo si sveglia di colpo lanciando da tutte le parti i peluche di Ziko Birillo, il clown più divertente a nord del polo sud. Non ha mai creduto al luogo comune del pagliaccio triste. Adora essere un clown, ma non sopporta i bimbi e così si è specializzato in feste per adulti e da tempo lavora per i Rosario, una famiglia di mammasantissima che senza aver mai letto Shakespeare crede nel dogma secondo cui il buffone di corte è l’unico a poter dire la verità al re senza rimetterci le penne.
Vivere come un re e dire al re che un giorno , come tutti, finirà spennato come un pollo è un sogno in cui quasi nessuno precipita e da cui è difficile desiderare di svegliarsi.
A meno che.
I fratelli Rosario non potrebbero essere più diversi. Dawson pensa solo al business. Fiorello ama i fiori, meglio se muniti di codice fiscale, fino a che non appassiscono. E fino a Margherita ” Rita ” Tica, sorridente insegnante di aerobica , il cui papino , perchè la sua palestra non chiudesse anzitempo, passava un mensile ai Dawson. Fiorello si perse nel sorriso di Rita. Ed anche Ziko. Una roba di Shakespeare tra gente che non lo conosceva. Una roba in tre atti con almeno due svolte narrative. La seconda fu Ziko che propose uno spettacolo teatrale in cui avrebbe recitato con i suoi peluche di fronte ai Rosario ed ai loro soci in affari. Dawson e Fiore accettarono ed ordinarono cornetti come piovessero.
Chi ha dimestichezza con il Bardo immortale avrà già capito che Ziko stava x mettere in scena sgarri e sgambetti dei Rosario nei confronti dei soci e viceversa. Non ci furono applausi, ma la carica dei pulotti che divisero il pubblico per poi riunirlo nel cellulare. Rita ed il suo papino, non dovendo + pagare la tassa rosaria , misero da parte quanto bastava per trasferirsi altrove. Da allora Ziko è un pagliaccio triste al parco a cui i bimbi cercano senza successo di strappare un sorriso…
L’altro mantra che aiuta le donne a sopportare la fatica del restare zit.. ehm.. single, è: – sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia! – 😀
Nel sogno è il super-eroe Mantrak che litiga con il suo costume davanti allo specchio dopo il crepuscolo. Mai più simbionti senzienti alieni si dice, ma in cuor suo sa che è ora di smettere di festeggiare la sconfitta del Male, notte dopo notte, con un vassoio di cornetti all’alba quando apre il panettiere vicino al suo home.
Ziko Birillo si sveglia di colpo lanciando da tutte le parti i peluche di Ziko Birillo, il clown più divertente a nord del polo sud. Non ha mai creduto al luogo comune del pagliaccio triste. Adora essere un clown, ma non sopporta i bimbi e così si è specializzato in feste per adulti e da tempo lavora per i Rosario, una famiglia di mammasantissima che senza aver mai letto Shakespeare crede nel dogma secondo cui il buffone di corte è l’unico a poter dire la verità al re senza rimetterci le penne.
Vivere come un re e dire al re che un giorno , come tutti, finirà spennato come un pollo è un sogno in cui quasi nessuno precipita e da cui è difficile desiderare di svegliarsi.
A meno che.
I fratelli Rosario non potrebbero essere più diversi. Dawson pensa solo al business. Fiorello ama i fiori, meglio se muniti di codice fiscale, fino a che non appassiscono. E fino a Margherita ” Rita ” Tica, sorridente insegnante di aerobica , il cui papino , perchè la sua palestra non chiudesse anzitempo, passava un mensile ai Dawson. Fiorello si perse nel sorriso di Rita. Ed anche Ziko. Una roba di Shakespeare tra gente che non lo conosceva. Una roba in tre atti con almeno due svolte narrative. La seconda fu Ziko che propose uno spettacolo teatrale in cui avrebbe recitato con i suoi peluche di fronte ai Rosario ed ai loro soci in affari. Dawson e Fiore accettarono ed ordinarono cornetti come piovessero.
Chi ha dimestichezza con il Bardo immortale avrà già capito che Ziko stava x mettere in scena sgarri e sgambetti dei Rosario nei confronti dei soci e viceversa. Non ci furono applausi, ma la carica dei pulotti che divisero il pubblico per poi riunirlo nel cellulare. Rita ed il suo papino, non dovendo + pagare la tassa rosaria , misero da parte quanto bastava per trasferirsi altrove. Da allora Ziko è un pagliaccio triste al parco a cui i bimbi cercano senza successo di strappare un sorriso…
😀
L’altro mantra che aiuta le donne a sopportare la fatica del restare zit.. ehm.. single, è: – sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia, sono geniale come Lucrezia! – 😀
😀