Papero Ansioso danzava in circolo salmodiando davanti agli anziani della tribù che parevano scolpiti nel legno dei loro totem. Botolo Assorto prese un pugnetto di terra e lo assaggiò. Non pioveva da mesi e Botolo, che aveva studiato nella scuola di certi visi pallidi sempre vestiti di nero, dubitava che bastasse saltellare intorno lamentandosi per commuovere Manitou che probabilmente in quel momento aveva le lacrime agli occhi dal gran ridere.
Il capo Canappione se ne stava in un angolo a rincorrere i suoi guai , come cantava lo sciamano Vasco, ovvero la difficoltà di vivere con una donna che lo seguiva ovunque come una ombra e non chiudeva mai la bocca. E Colla Insolubile non era nemmeno particolarmente decorativa: avevo lo chassis di un semaforo, l’incarnato di un ananas ed una chioma che evocava un naufragio.
Botolo guardava il suo capo e lo leggeva come certi fogli ripieni di segni che tanto piacevano ai visi pallidi in nero e dopo il crepuscolo, quando il silenzio era finalmente sceso sul villaggio, gli chiese udienza. I due lasciarono il teepee presidenziale dove Colla saltellava intorno salmodiando all’indirizzo di tutti e nessuno e si ritirano a parlottare dove una volta era il succedaneo di un lago fin quasi all’alba.
Il giorno dopo Canappione convocò gli anziani e disse loro di aver sognato Manitou la cui manona divina aveva ruotato la testa del capo puntando il suo nasone verso la consorte Insolubile. Era chiaro che Colla avrebbe dovuto lasciare il villaggio perchè ricominciasse a piovere. Colla non era tanto per la quale e lo disse come, del resto, diceva tutto il resto che fosse richiesto oppure no.
Partì con un mulo assetato mentre tramontava il sole . Era appena sparita alla vista ( ed all’udito ) quando scoppiò il temporale. La notizia corse di accampamento in riserva. Colla divenne una superstar richiesta ovunque non piovesse da tempo. Ci fu chi addirittura le chiese la mano- pur di non vederla ripartire – come il capo Timpano Leso.
Canappione si risposò con la silenziosa Vecchia Pattina. Botolo Assorto, che nella biblio dei pallidi in nero aveva letto tanto, non credeva in Manitou e stava maturando la convinzione che ci siano più cose tra cielo e terra di quante se ne possano capire assaggiando la terra e guardando il cielo e non sarebbe mai stato del tutto sereno come da quel giorno Colla e Capacchione, ma sospettava che tra cielo e terra un quasi lieto fine per tutti era già tanto…
Dai Lucrezia, che é tardi. Non farti prendere dal panico della nuvola di Fantozzi, e accantona la sindrome perfettista di Furio. Avanti, su, coraggio, fai come me: agisci senza pensarci troppo. Se non ti sbrighi faremo tardi e perderemo il Titanic. Ho prenotato giâ da tempo due posti in prima classe sul sito http://www.viagginaffondabilichevannoapicco.dis-org! 😀
😀 😀 mio marito è uguale quando si deve partire per le vacanze!!! E se prima di partire vede la nuvoletta con la pioggia la vacanza assume i toni del dramma!!! 😀
Papero Ansioso danzava in circolo salmodiando davanti agli anziani della tribù che parevano scolpiti nel legno dei loro totem. Botolo Assorto prese un pugnetto di terra e lo assaggiò. Non pioveva da mesi e Botolo, che aveva studiato nella scuola di certi visi pallidi sempre vestiti di nero, dubitava che bastasse saltellare intorno lamentandosi per commuovere Manitou che probabilmente in quel momento aveva le lacrime agli occhi dal gran ridere.
Il capo Canappione se ne stava in un angolo a rincorrere i suoi guai , come cantava lo sciamano Vasco, ovvero la difficoltà di vivere con una donna che lo seguiva ovunque come una ombra e non chiudeva mai la bocca. E Colla Insolubile non era nemmeno particolarmente decorativa: avevo lo chassis di un semaforo, l’incarnato di un ananas ed una chioma che evocava un naufragio.
Botolo guardava il suo capo e lo leggeva come certi fogli ripieni di segni che tanto piacevano ai visi pallidi in nero e dopo il crepuscolo, quando il silenzio era finalmente sceso sul villaggio, gli chiese udienza. I due lasciarono il teepee presidenziale dove Colla saltellava intorno salmodiando all’indirizzo di tutti e nessuno e si ritirano a parlottare dove una volta era il succedaneo di un lago fin quasi all’alba.
Il giorno dopo Canappione convocò gli anziani e disse loro di aver sognato Manitou la cui manona divina aveva ruotato la testa del capo puntando il suo nasone verso la consorte Insolubile. Era chiaro che Colla avrebbe dovuto lasciare il villaggio perchè ricominciasse a piovere. Colla non era tanto per la quale e lo disse come, del resto, diceva tutto il resto che fosse richiesto oppure no.
Partì con un mulo assetato mentre tramontava il sole . Era appena sparita alla vista ( ed all’udito ) quando scoppiò il temporale. La notizia corse di accampamento in riserva. Colla divenne una superstar richiesta ovunque non piovesse da tempo. Ci fu chi addirittura le chiese la mano- pur di non vederla ripartire – come il capo Timpano Leso.
Canappione si risposò con la silenziosa Vecchia Pattina. Botolo Assorto, che nella biblio dei pallidi in nero aveva letto tanto, non credeva in Manitou e stava maturando la convinzione che ci siano più cose tra cielo e terra di quante se ne possano capire assaggiando la terra e guardando il cielo e non sarebbe mai stato del tutto sereno come da quel giorno Colla e Capacchione, ma sospettava che tra cielo e terra un quasi lieto fine per tutti era già tanto…
😀
Dai Lucrezia, che é tardi. Non farti prendere dal panico della nuvola di Fantozzi, e accantona la sindrome perfettista di Furio. Avanti, su, coraggio, fai come me: agisci senza pensarci troppo. Se non ti sbrighi faremo tardi e perderemo il Titanic. Ho prenotato giâ da tempo due posti in prima classe sul sito http://www.viagginaffondabilichevannoapicco.dis-org! 😀
😀
😀 😀 mio marito è uguale quando si deve partire per le vacanze!!! E se prima di partire vede la nuvoletta con la pioggia la vacanza assume i toni del dramma!!! 😀
😀