Forse avevo bevuto troppo. Era sceso il crepuscolo ed ero nel mio studio in cima ad una delle mie torri e saltellavo da un canale ad un altro fino a che mi sono fermato a guardare un documentario in cui si affermava che i maschi nella storia alzavano piramidi ed obelischi perché invidiosi delle femmine che portavano in grembo la vita. Giusto ! ho biascicato parlando con nessuno in particolare. Decenni persi dietro alle mie piramidi ed obelischi ed in fondo cosa ero se non ristorante ed albergo per un piccolo esercito di mogli e figli e cortigiani ? Cosa portavo in grembo ? Quando sarebbe sbocciata la vita in me ? Forse avevo bevuto troppo davvero. Ripresi a saltellare da un canale ad un altro fino a che non inciampai in un documentario sui primi passi umani sulla luna e mi misi a ridere. Io sapevo qualcosa che il tizio della tv non sapeva.
Ero cresciuto con Dina e Mita . Inseparabili. Ora che ci penso sembravano quasi sorelle gemelle. Dove più conta. Una iniziava una frase e l’altra la finiva , come i paperini dei fumetti. Io mi ero dedicato agli obelischi. Dina e Mita amavano la sci- fi. Tutte quelle basi spaziali di cartongesso. I missili come fagioli al cherosene contro un cielo di carta nera. Prima della CGI.
Erano davvero brave nel loro lavoro e la NASA le aveva chiamate otto lustri fa per girare un film con modellini e cartongesso e razzetti di legno di pino dipinto. Poi si erano allontanate da tutto e da tutti colla gioia segreta di chi sa un segreto per pochi. Io sapevo dove erano, però, perchè il loro buen retiro era una delle mie tante piramidi.
Il deserto aveva un che di lunare. L’edificio cresceva sotto la sabbia come certe strutture in giro per il mondo o nei fumetti del Topo di Casty. Dina e Mita erano cambiate ed erano sempre le stesse, come piramidi erose. Io sorrisi . Sorrisero in risposta. A cena fagioli e lattuga e formaggio e cioccolata. Ero a casa per la prima volta.
– Uhm… questa vignetta devo averla già vista. Eh si, mi sembra proprio di si. Esattamente a pagina 47 del giornalino: – L’aria che tira 2 – con tutte le vignette Disney di Silvia Ziche, comprato in edicola proprio ieri mattina. Non potevo perdermelo! Eee… Non potete perderlo! 😉 … ( GULP! ) … Pardon! Il titolo del giornalino è: – Che aria tira 2. – Un errore di stampa sul… – Paperino!!! Hai sbagliato a scrivere il titolo del giornalino??! – Egh! Ecco zio, io.. – Ti ricordo che Silvia ha pagato profumatamente la mia società pubblicitaria per renderle un ottimo servizio e tu stai rovinando tutto! Bada nipote, potrei licenziarti in tronco! E se ci fosse un reclamo con annesso risarcimento in denaro, io li addebiterò sul tuo chilometrico conto dei debiti! – Zio, non credo che accadrà. Silvia potrebbe richiederci solo un invito a cena! – Cena?! E chi pagherebbe la cena? Non certo io! – Ulp! E io neppure. Le mie tasche sono vuote. Più vuote di un carrello vuoto per la spesa. Sigh!.. Zio non è che tu mi prester.. – Nix! Zut! Fuori discussione! Non concedo mai prestiti per le cibarie di una cena! E’ l’unico caso di: “investimento a perdita certa”. L’unico caso in cui: ci si “mangia” per davvero il denaro prestato! – E va bene! Se richiesta ci sarà, la cena la preparerò io. Mi farò dare una mano ( e spero pure le cibarie ) da Paperina! – Eee.. Ehm.. In tal caso.. Accetteresti una gentile richiesta d’invito a cena anche da parte del tuo caro, vecchio ed affettuoso zio? – Sgrunt! Potrei mai garbatamente respingerla? Sono anni che accetto ( di malavoglia ) le tue richieste di: “investimento a perdita certa”! –
E niente, io AMO Dinamite Bla. Sarà che la penso sempre come lui 🙂
😀
Forse avevo bevuto troppo. Era sceso il crepuscolo ed ero nel mio studio in cima ad una delle mie torri e saltellavo da un canale ad un altro fino a che mi sono fermato a guardare un documentario in cui si affermava che i maschi nella storia alzavano piramidi ed obelischi perché invidiosi delle femmine che portavano in grembo la vita. Giusto ! ho biascicato parlando con nessuno in particolare. Decenni persi dietro alle mie piramidi ed obelischi ed in fondo cosa ero se non ristorante ed albergo per un piccolo esercito di mogli e figli e cortigiani ? Cosa portavo in grembo ? Quando sarebbe sbocciata la vita in me ? Forse avevo bevuto troppo davvero. Ripresi a saltellare da un canale ad un altro fino a che non inciampai in un documentario sui primi passi umani sulla luna e mi misi a ridere. Io sapevo qualcosa che il tizio della tv non sapeva.
Ero cresciuto con Dina e Mita . Inseparabili. Ora che ci penso sembravano quasi sorelle gemelle. Dove più conta. Una iniziava una frase e l’altra la finiva , come i paperini dei fumetti. Io mi ero dedicato agli obelischi. Dina e Mita amavano la sci- fi. Tutte quelle basi spaziali di cartongesso. I missili come fagioli al cherosene contro un cielo di carta nera. Prima della CGI.
Erano davvero brave nel loro lavoro e la NASA le aveva chiamate otto lustri fa per girare un film con modellini e cartongesso e razzetti di legno di pino dipinto. Poi si erano allontanate da tutto e da tutti colla gioia segreta di chi sa un segreto per pochi. Io sapevo dove erano, però, perchè il loro buen retiro era una delle mie tante piramidi.
Il deserto aveva un che di lunare. L’edificio cresceva sotto la sabbia come certe strutture in giro per il mondo o nei fumetti del Topo di Casty. Dina e Mita erano cambiate ed erano sempre le stesse, come piramidi erose. Io sorrisi . Sorrisero in risposta. A cena fagioli e lattuga e formaggio e cioccolata. Ero a casa per la prima volta.
😀
Mah… lattuga e cartongesso non sembra neanche così male… 🙂 😀
😀
– Uhm… questa vignetta devo averla già vista. Eh si, mi sembra proprio di si. Esattamente a pagina 47 del giornalino: – L’aria che tira 2 – con tutte le vignette Disney di Silvia Ziche, comprato in edicola proprio ieri mattina. Non potevo perdermelo! Eee… Non potete perderlo! 😉 … ( GULP! ) … Pardon! Il titolo del giornalino è: – Che aria tira 2. – Un errore di stampa sul… – Paperino!!! Hai sbagliato a scrivere il titolo del giornalino??! – Egh! Ecco zio, io.. – Ti ricordo che Silvia ha pagato profumatamente la mia società pubblicitaria per renderle un ottimo servizio e tu stai rovinando tutto! Bada nipote, potrei licenziarti in tronco! E se ci fosse un reclamo con annesso risarcimento in denaro, io li addebiterò sul tuo chilometrico conto dei debiti! – Zio, non credo che accadrà. Silvia potrebbe richiederci solo un invito a cena! – Cena?! E chi pagherebbe la cena? Non certo io! – Ulp! E io neppure. Le mie tasche sono vuote. Più vuote di un carrello vuoto per la spesa. Sigh!.. Zio non è che tu mi prester.. – Nix! Zut! Fuori discussione! Non concedo mai prestiti per le cibarie di una cena! E’ l’unico caso di: “investimento a perdita certa”. L’unico caso in cui: ci si “mangia” per davvero il denaro prestato! – E va bene! Se richiesta ci sarà, la cena la preparerò io. Mi farò dare una mano ( e spero pure le cibarie ) da Paperina! – Eee.. Ehm.. In tal caso.. Accetteresti una gentile richiesta d’invito a cena anche da parte del tuo caro, vecchio ed affettuoso zio? – Sgrunt! Potrei mai garbatamente respingerla? Sono anni che accetto ( di malavoglia ) le tue richieste di: “investimento a perdita certa”! –
😀
Per me un panino fagioli e cherosene, grazie ☺. Si può avere caldo o salta tutto in aria?
😀
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