Nella saletta nessuno fiatava. Sembravano uscire dalla parete anche se non era un 3D. Bucavano legno e terra e scendevano da tavoli di marmo nel crepuscolo. Attività cerebrale ridotta al minimo, funzioni vitali rallentate, tono muscolare inesistente, reattività agli stimoli esterni impercettibile, riflessi zero.
Ultimo baluardo contro il morbo una ragazzona bionda e slavata nel ruolo di una esperta di epidemie con una lunga teoria di master che nel poco tempo libero resuscitava lingue morte traducendo la bibbia disneyana di Don Rosa in sanscrito.
Terminati i giornalieri, il pingue Kreso Kribio Kanza si alzò ed uscì senza dire una parola. Non era solo un produttore. Non sbagliava mai nel decidere cosa avrebbe avuto successo. – Per KKK non esistono sfumature di grigio – soleva dire uno dei suoi collaboratori in tono ammirato – solo bianco e nero, roba che funziona ed altra che no! –
Nel corridoio KKK incrociò una segretaria di produzione rotondetta e timida che era pagata come una stagista e trattata come una sguattera perchè felice di passare ore ed ore a vedere e catalogare vecchie pellicole in bianco e nero. Kreso si sorprese a pensare come sarebbe stata la sua vita se avesse continuato a scrivere storie di uomini e donne che progettano un futuro insieme . Piccoli budget, piccole storie , magari in bianco e nero. Da guardare e riguardare manona nella manina con la Pallina Timida. Un attimo di smarrimento. Capita anche ai migliori.
In un attimo fu fuori al volante di un bolide basso e rombante. Sul sedile del passeggero la ragazzona della parete, non molto + vecchia dell’auto e decisamente meno brillante del computer di bordo. La guardò: attività cerebrale ridotta al minimo, funzioni vitali rallentate, tono muscolare inesistente, reattività agli stimoli esterni impercettibile, riflessi zero.
Partì nel crepuscolo e presto la città fu un brutto ricordo. Intorno la terra di campagna sembrava fremere…
Nella saletta nessuno fiatava. Sembravano uscire dalla parete anche se non era un 3D. Bucavano legno e terra e scendevano da tavoli di marmo nel crepuscolo. Attività cerebrale ridotta al minimo, funzioni vitali rallentate, tono muscolare inesistente, reattività agli stimoli esterni impercettibile, riflessi zero.
Ultimo baluardo contro il morbo una ragazzona bionda e slavata nel ruolo di una esperta di epidemie con una lunga teoria di master che nel poco tempo libero resuscitava lingue morte traducendo la bibbia disneyana di Don Rosa in sanscrito.
Terminati i giornalieri, il pingue Kreso Kribio Kanza si alzò ed uscì senza dire una parola. Non era solo un produttore. Non sbagliava mai nel decidere cosa avrebbe avuto successo. – Per KKK non esistono sfumature di grigio – soleva dire uno dei suoi collaboratori in tono ammirato – solo bianco e nero, roba che funziona ed altra che no! –
Nel corridoio KKK incrociò una segretaria di produzione rotondetta e timida che era pagata come una stagista e trattata come una sguattera perchè felice di passare ore ed ore a vedere e catalogare vecchie pellicole in bianco e nero. Kreso si sorprese a pensare come sarebbe stata la sua vita se avesse continuato a scrivere storie di uomini e donne che progettano un futuro insieme . Piccoli budget, piccole storie , magari in bianco e nero. Da guardare e riguardare manona nella manina con la Pallina Timida. Un attimo di smarrimento. Capita anche ai migliori.
In un attimo fu fuori al volante di un bolide basso e rombante. Sul sedile del passeggero la ragazzona della parete, non molto + vecchia dell’auto e decisamente meno brillante del computer di bordo. La guardò: attività cerebrale ridotta al minimo, funzioni vitali rallentate, tono muscolare inesistente, reattività agli stimoli esterni impercettibile, riflessi zero.
Partì nel crepuscolo e presto la città fu un brutto ricordo. Intorno la terra di campagna sembrava fremere…
😀